Dal 1 luglio 2022 scatta l’obbligo di fatturazione elettronica per i contribuenti in regime forfettario.
La misura è stata approvata in Consiglio dei Ministri (Cdm) il 13 aprile 2022 e rientra nel decreto legge finalizzato all’attuazione di 45 obiettivi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), pianificati per metà 2022.
L’obbligo però non coinvolgerà tutti i forfettari, né le sanzioni inizieranno immediatamente.
Obbligo di fatturazione elettronica per il forfettario: cosa succede a luglio 2022
Il 1 luglio viene cancellata l’esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica per le partite IVA forfettarie.
In base alle anticipazioni, le sanzioni non scatteranno subito, ma vi sarà un periodo transitorio per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, se la fattura elettronica viene emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Inoltre, sempre secondo anticipazioni, rimarranno esclusi dall’obbligo i forfettari con reddito entro i 25mila euro, almeno fino al 2024.
L’obbligo è stato approvato dall’Europa
Nella seduta 13 dicembre 2021 il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la proposta dell’Italia di estendere l’obbligo di fatturazione elettronica anche ai forfettari.
Sempre in tale seduta, il Consiglio ha anche consentito la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica per tutte le partite IVA fino al 31 dicembre 2024.
Le decisioni emerse in seduta sono state poi pubblicate in Gazzetta Ufficiale Europea, L 454 del 17 dicembre 2021.
Nel documento Com/2021/681, con cui l’Italia ha presentato la proposta in sede europea, sono elencati i benefici apportati in Italia dalla fatturazione elettronica obbligatoria.
Tra questi vi sono: i risultati ottenuti contro la frode fiscale, il miglioramento degli adempimenti IVA e i benefici in ambito transnazionale.
L’obbligo di fattura elettronica per il regime forfettario, però, non è entrato in vigore immediatamente dopo la decisione europea. Infatti, era prima necessario annullare l’esonero di cui godono attualmente i forfettari, cosa che avverrà a partire dal 1 luglio 2022.
Fatturazione elettronica in regime forfettario: come fare
Ecco le risposte alle domande che potrebbero farsi i forfettari presto obbligati alla fatturazione elettronica.
1. Come emettere fattura elettronica?*
Innanzitutto serve avere un software in grado di codificare la fattura in linguaggio XML (il formato richiesto dalla normativa) e di inviarla al Sistema di Interscambio (SdI).
Esistono molti software sul mercato, alcuni gratuiti ma essenziali (come il Software di compilazione Fattura Elettronica dell’Agenzia delle Entrate), altri più completi e funzionali, come Fatture in Cloud.
All’inizio la procedura può sembrare ostica, ma presto diventerà più agevole e consentirà di risparmiare diverso tempo, ora dedicato all’emissione di fatture cartacee.
2. Come ricevere fatture elettroniche?
Puoi ricevere fatture elettroniche:
- nella casella PEC,
- nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate
- nel software di fatturazione, dove le puoi gestire insieme alle fatture inviate, in modo veloce e ordinato.
3. Come conservare le fatture elettroniche?
È necessaria la conservazione digitale a norma per 10 anni.
Si tratta di un processo regolamentato tecnicamente dalla legge che permette di conservare le fatture in modalità digitale, mantenendo il valore legale del documento.
Non dovrai più stampare e archiviare le fatture nei faldoni e annullerai il rischio di perderle o danneggiarle.
Alcuni software, come Fatture in Cloud, mettono in automatico le fatture inviate e ricevute in conservazione: non dovrai preoccuparti più di nulla.
*Per ulteriori informazioni vai alla guida!